La bellezza vera è quella dell’anima?! Si però…

Come diceva quella canzone?
“Son tutte belle le mamme del mondo…” Ne siamo ancora convinti?
Sono davvero tutte belle le mamme?

Cosa sarebbe stato di Cenerentola se la fata madrina non l’avesse “ristrutturata” per benino in vista del gran ballo? Vestito stratosferico, trucco perfetto per non parlare dello chignon degno della parrucchiera di Paris Hilton?
E se l’aitante principe azzurro fosse incappato in un piedino dalla caviglia orrendamente pelosa come avrebbe reagito?

O ancora quella gran gnocca (eh si, concedetemelo) di Biancaneve?
Perseguitata dalla matrigna cattiva senza tregua eppure non ha mai un capello fuori posto, sempre con quel nastrino ben sistemato, proprio lei che addirittura si prende pure cura dei sette nanetti non proprio pulitissimi!

E qui scatta la domanda del secolo:
Cara Biancaneve dove lo trovi il tempo per lavare pure i capelli (che poi dimmi fai la tinta per averli così neri )? E la ceretta quando la fai?

La lotta ai peli.

Eh si uomini le donne hanno i peli, tanti peli!

Peli ovunque e ben che vada ci combattono da anni!
Li estirpano sole o in compagnia (cara domani ci vediamo per un caffè, ah poi magari fra una chiacchiera e l’altra mi fai la ceretta…), con rasoi, lamette, cere di qualsiasi gusto, colore, dimensione.
Le acquistano online, in profumeria, al super, le creano da sole, guardano tutorial su Youtube!
Tutorial per trucco, sopracciglia capelli, insomma qualsiasi cosa possa renderle decenti a costo e tempo ridotti.

Un’ impresa.

Ogni volta che sono lì con il mio fantastico phon super professionale in mano (comprato in tempi non sospetti quando ancora potevo trascorrere ore in bagno ) ecco che qualcuno piange o entra farfugliando chissà cosa in bagno, ed io che resto a fissarlo stranita con il mio baluardo fra le dita  pensando a quanto sarebbe stato bello avere una madrina con la bacchetta magica!

Quella fortunata di Cenerentola (si in realtà penso ad un’altra parola)!

Quando sei mamma la situazione si complica!

Fin dall’inizio devi combattere con il latte che gronda ovunque e ti ritrovi aloni imbarazzanti sulle magliette al posto dei capezzoli; in più devi indossare (almeno così ti dicono, poi ne fai volentieri a meno) quei reggiseni da allattamento che sono una tortura e in più ti fanno le tette a punta tipo Madonna dei migliori anni ’80. E poi ancora rigurgiti perenni sui vestiti, capelli legati alla Heidi anzi più simili a quelli della sua capretta, tinte e smalto questi sconosciuti.

Poi man mano che i bimbi crescono ti ricordi che sei una mamma con tante sfaccettature, sei una donna, ma il processo di imbruttimento è ormai allo stadio avanzato, puoi solo tamponarlo votandoti a Santa Estetista e Santissimo Parrucchiere, pinzette in una mano e blush nell’altra e via, si comincia a ragionare.

 

Andare dal parrucchiere è come da piccola andare le prime volte in Chiesa.
Un momento importante, lo senti nell’aria, un’aria calda e profumata, arricchita dal chiacchiericcio di donne in modalità “oggi penso anche a me”, andare dal parrucchiere è un po’ come…
Aspettate però, quando ovviamente non devi stare tutto il tempo con La Baby in braccio che altrimenti distrugge persino il lavatesta o con Batlore che piagnucola perché vuole qualcosa, ma non sai bene cosa (questa storia la riprenderemo…)…

Ed ora che sei pronta, che hai finalmente preso del tempo per te, che ti sei presa cura di te, tu che ti preoccupi sempre prima degli altri, ora che sei carina, bella direi, ora puoi andare…

A fare la spesa!
Son tutte belle le mamme del mondo…o quasi!